Intervista Avv. Gabriele Magno

Il dramma di Fulvio Passananti, un giovane napoletano immigrato in Veneto alla ricerca di lavoro. E’ l’11 gennaio del 2011 quando, dopo anni senza un’occupazione stabile, viene chiamato per un colloquio di lavoro con possibilità di assunzione a tempo indeterminato. Lo stesso giorno, però, due carabinieri si presentano a casa sua per effettuare una perquisizione.…

Il dramma di Fulvio Passananti, un giovane napoletano immigrato in Veneto alla ricerca di lavoro. E’ l’11 gennaio del 2011 quando, dopo anni senza un’occupazione stabile, viene chiamato per un colloquio di lavoro con possibilità di assunzione a tempo indeterminato. Lo stesso giorno, però, due carabinieri si presentano a casa sua per effettuare una perquisizione. Cercano un cappotto, un coltello e soprattutto dei soldi. Quasi 1000 euro; quelli che sono stati rubati la mattina stessa in un piccolo negozio compro-oro. Pochi giorni e Fulvio si ritrova in una cella del carcere Santa Maggiore di Venezia accusato di rapina a mano armata e aggressione. Contro di lui c’è il riconoscimento fotografico effettuato dalla commessa del negozio su una vecchia fotografia di Fulvio. Ci vorranno 10 mesi di ingiusta detenzione per determinare che Fulvio, con quella rapina, non c’entrava nulla.