Le investigazioni difensive costituiscono un prezioso strumento per realizzare pienamente il diritto alla difesa della persona sottoposta a indagini preliminari e/o al procedimento penale e l’investigatore privato si rivela una figura che concorre concretamente a fare giustizia nel panorama processuale.
La Legge 397/2000 istituisce la parità sostanziale tra accusa e difesa e consente al difensore di chi è indagato/imputato/condannato di svolgere delle attività per reperire elementi in favore del proprio assistito, nello specifico si tratta di
- investigazioni private delegate;
- accertamenti e consulenze tecniche;
- audizioni dei soggetti potenzialmente in grado di riferire informazioni utili ovvero di eventuali testimoni;
- sopralluoghi e ricognizione di luoghi;
- ricostruzione della scena del crimine anche tramite l’ausilio di simulazioni multimediali;
- elaborazione ed analisi di contenuti multimediali, reperti audio – video – fotografici;
- consulenze antropometriche;
- consulenze psicologiche o psichiatriche;
- consulenze calligrafiche;
- consulenze foniche;
- consulenze genetiche;
- consulenze balistiche.
Tra le molteplici attività indicate, che si configurano come risorsa utile ed efficace in quanto idonee a confutare le tesi accusatorie introducendo prospettazioni favorevoli alla difesa, andranno individuate esclusivamente quelle utili alla posizione dell’assistito durante la fase delle indagini, nel corso del processo oppure nel caso in cui, a seguito di una condanna ingiusta, si intenda promuovere la richiesta di revisione.
L’Associazione Vittime degli Errori Giudiziari – art. 643 si avvale da anni di consulenti investigativi qualificati: un team di studio determinato che ha ottenuto risultati eccellenti anche in situazioni particolarmente complesse, sia nell’ambito della correzione del giudicato penale che ribaltando sentenze non definitive sfavorevoli nei processi in corso.